Leonardo DiCaprio a capo di una setta negli anni ’70: il suo nuovo film è davvero oscuro

Sarà Jim Jones, l'uomo che si proclamò dio

Leonardo DiCaprio si è battuto contro gli adepti di una setta in C'era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, ora l'attore si prepara a tornare negli anni '70, ma questa volta dalla parte opposta.

Deadline riporta che l'attore è in trattative finali per interpretare Jim Jonesleader del culto religioso degli anni '70, oscuramente famoso per il suicidio di massa di Jonestown del 18 novembre 1978.

Il vincitore dell'Oscar dovrebbe produrre il film con la sua compagnia Appian Way. La sceneggiatura è scritta da Scott Rosenberg, lo sceneggiatore di Venom.

Leonardo DiCaprio - getty images

Jones fondò il Peoples Temple a Indianapolis nel 1955, che in pochi anni creò una numerosa comune che promulgava una sorta di socialismo cristiano. A metà degli anni Settanta si trasferì insieme ai propri seguaci nella Guyana, stato del Sud America: qui fondò la cittadina di Jonestown, abbandonò definitivamente ogni accenno di cristianesimo e si autoproclamò dio.

Nel 1978 si sparsero voci che Jonestown fosse teatro di violazioni dei diritti umani, così il deputato del Congresso statunitense Leo Ryan si mise a capo di una delegazione per recarsi sul luogo. Gli adpeti di Jones uccisero lui e i delegati a colpi di mitra. Il 18 novembre 1978 il reverendo comunicò ai suoi adepti che "per difendersi dall'invasione del Male" dovevano commettere suicidio ingerendo cianuro: perirono 918 membri della comunità, compresi 304 bambini, e Jones si sparò un colpo alla testa.

Insomma, una cosetta proprio facile da interpretare!

Prossimamente vedremo DiCaprio nella commedia di Adam McKay Don't Look Up al fianco di Jennifer Lawrence, Jonah Hill, Timothée Chalamet, Meryl Streep e Ariana Grande, tra gli altri. E ancora protagonista di Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.

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