Aaaah il Met Gala! Uno dei nostri red carpet preferiti, dove le star sfilano indossando abiti strabilianti, folli, eccentrici, a volte incredibilmente ingombranti - l'anno scorso Blake Lively ha noleggiato un pulmino solo per lei e il suo strascico - e perché no, anche estremamente nudi. Al Met Ball 2019 manca meno di un mese e questo significa che tra pochissimo potremo di nuovo emozionarci ammirando la creme de la creme della moda e dello spettacolo in pieno stato di grazia sartoriale. Soprattutto, dopo il look da papessa del 2018, cosa indosserà Rihanna per rubare la scena?
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Non possiamo rispondere a questa domanda, ma abbiamo preparato una comoda guida con tutte le notizie certe sulla prossima edizione. Ecco, quello che devi sapere sul Met Gala 2019:
Cos'è il Met Gala?
Il Met Gala, per esteso The Metropolitan Museum of Art's Annual Costume Institute Gala, anche chiamato Met Ball, è la celebrazione annuale per l'apertura della mostra di primavera del Metropolitan Museum of Art's Costume Institute ed è anche (e soprattuto) un evento di raccolta fondi per il museo, si parla di cifre nell'ordine di decine di milioni di dollari. Del resto un biglietto per partecipare all'evento costa all'incirca 35 mila dollari a persona.
Fin dalla sua nascita negli anni '70, le celebrità affollano ogni anno le famose scale del museo affiancate dagli stilisti che li hanno scelti per indossare le loro creazioni. Nota a margine: le case di moda più importanti sono note per acquistare per i loro ospiti interi tavoli da 200.000 a 300.000 dollari cadauno.
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Quando si terrà il Met Gala?
Il Met Gala è sempre il primo lunedì di maggio. Quest'anno, cadrà quindi il 6 maggio.
Qual è il tema?
Il tema di quest'anno è "Camp: Notes on Fashion", ehm, ma cos'è esattamente il "camp"? Bella domanda, cerchiamo di spiegarlo. L'idea è stata presa dal saggio Notes on 'Camp scritto da Susan Sontag nel 1964, l'intellettuale statunitense sosteneva che il "camp è l'amore dell'innaturale: dell'artificio e dell'esagerazione... lo stile a scapito del contenuto... il trionfo dello stile epicenico".
Per chiarirci le idee, lasciamo la parola al curatore del Costume Institute, Andrew Bolton, braccio destro di Anna Wintour nell'organizzazione del gala:
"Il camp è diventato sempre più mainstream nelle sue pluralità: camp politico, camp queer, camp pop, la fusione di alti e bassi, l'idea che non esiste nulla come l'originalità. Il camp è stato descritto come uno stile senza contenuti, ma penso che bisogna essere incredibilmente sofisticato per capire il camp - guarda Yves Saint Laurent e Marc Jacobs", ha spiegato a Vogue.
Vuoi un esempio pratico? Questo cappotto dell'ultima sfilata di Gucci è stato citato come esempio di camp da Vogue:
Chi sono i co-chairs?
Se l'anno scorso l'onore è toccato a Rihanna, per l'edizione 2019 sono stati chiamati a coprire il prestigioso ruolo di "co-chairs" due grandissime star della musica: Lady Gaga e Harry Styles. Insieme a loro, la pluripremiata campionessa del tennis Serena Williams, il direttore creativo di Gucci Alessandro Michele e ovviamente la direttrice di Vogue Anna Wintour.
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Quali capi saranno esposti nella mostra 2019 del Costume Institute?
Secondo il New York Times, la mostra conterà di circa 175 pezzi, tra cui abbigliamento uomo, donna, sculture, dipinti e disegni. La mostra porterà gli spettatori attraverso le origini del camp, raccontandone la storia fino a esplorare come viene interpretata oggi nella moda. Vogue riferisce che le opere d'arte della collezione risalgono al 17esimo secolo ed erano presenti alla Corte di Versailles, inoltre una piccola sezione sarà dedicata a come il camp ha operato nelle comunità queer in Europa e in America. Nella mostra saranno presenti abiti Viktor & Rolf, Virgil Abloh, Jeremy Scott e, ovviamente, il famigerato vestito che Bjork indossò agli Oscar 2011. Altri stilisti inclusi nella mostra saranno Demna Gvasalia (direttore creativo di Vetements e Balenciaga), Alessandro Michele di Gucci, Christian Lacroix, Karl Lagerfeld (per il suo lavoro con Chanel e Chloe), Vivienne Westwood, Gianni e Donatella Versace, Thierry Mugler.
Qui un assaggio della collezione:
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