Impegnatissima per i diritti delle donne e di genere, la battaglie Black Lives Matter e attivismo ambientale, Emma Watson è la dimostrazione vivente che le donne possono raggiungere qualsiasi obbiettivo - tra un red carpet, il suo lavoro d'attrice e un discorso all'Onu, si è anche laureata in una prestigiosa università. La nuova avventura dell'attrice attivista unisce tutti questi tasselli: a soli 30 anni è stata nominata nel consiglio di amministrazione del Gruppo Kering che supervisiona i principali marchi del lusso tra cui Alexander McQueen, Gucci, Bottega Veneta e Saint Laurent. Il suo lavoro? Ricoprire la carica di presidente del comitato per la sostenibilità del CdA. Hermione for President, letteralmente.
Emma è da sempre una sostenitrice della sostenibilità nel settore della moda. Negli ultimi anni ha indossato abiti riciclati sul tappeto rosso e ai grandi eventi. In un'intervista del 2019 con Vogue, la star ha spiegato perché è così importante portare l'etica nello stile:
"Spesso ci viene chiesto non cosa stiamo indossando, ma chi", ha detto. "È come se le idee dietro gli abiti - l'etichetta, il designer, la collezione - abbiano più significato del capo stesso. C'è una storia più grande da raccontare sulle condizioni in cui sono realizzati i nostri vestiti, sulle risorse che sono state utilizzate e sull'impatto che hanno avuto sulle comunità".
La sua nomina a Kering arriva in un momento in cui l'industria della moda deve apportare alcuni importanti cambiamenti. Lo sfruttamento dei lavoratori che cuciono i nostri abiti, l'inquinamento e lo spreco di risorse provocato dalla sovrapproduzione di vestiti e la palese mancanza di diversità che porta a pratiche non etiche, messa in luce dal movimento Black Lives Matter.
Emma cercherà di aiutare i marchi con cui lavorerà ad avere un impatto minore (e migliore) sulle persone e sul pianeta.
Lo ripetiamo, Hermione for President, per davvero e per un mondo migliore.
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