"Fiesta" è l'album d'esordio dei Leatherette, la nuova promessa del modern post-punk italiano, in uscita il 14 ottobre 2022 per Bronson Recordings. Abbiamo selezionato come MTV New Generation Just Discovered la loro "So Long", guarda il video sul sito.
I Leatherette sono 5 ragazzi timidi con un'energia devastante sul palco. Un quintetto il cui incrocio artistico crea una specie di incidente sonoro fatto di noise frastagliato, amore contorto, melodia oscura e angosciata che sfocia in un album incendiario.
Di base a Bologna ma provenienti da altre città d'Italia, i Leatherette si sono conosciuti on line e si sono formati come trio – con il cantante/chitarrista Michele, il bassista Marco e il batterista Francesco – prima di ampliare la loro line-up nel 2019 e accogliere a bordo Andrea, alla seconda chitarra, e Jacopo, il cui sassofono conduce lo stordimento generale verso direzioni inaspettate.
"Fiesta" è il loro atteso primo album, anche se non si tratta della loro prima pubblicazione. In precedenza, i Leatherette avevano fatto uscire l'EP "Mixed Waste", per We Were Never Being Boring Collective, inciso durante il lockdown in una sorta di processo di terapia comune.
Reduci dal loro primo entusiasmante tour europeo e dopo aver scosso i palchi dei festival MI AMI e Beaches Brew, i Leatherette hanno eseguito il loro album di debutto "quasi come fosse un album dal vivo". Il risultato è un pugno di vento: qui c'è il suono dei lividi, dell'incertezza e dell'ansia, scandito e solcato da esplosioni di violenza catartica, da una voce spinta oltre ogni comfort zone.
Usando le loro parole: "Potrà sembrare una cosa stupida e adolescenziale ma è vero il detto che la musica esorcizza i propri demoni interiori. La nostra musica è la cosa più sincera che potessimo fare. In essa non dobbiamo nasconderci. Certe cose potrebbero dare i brividi se dette ad alta voce ma attraverso la musica ci sentiamo autorizzati a esternarle".
Il titolo e l'artwork dell'album sono un riferimento alle corse dei tori di Pamplona e questa è la loro spiegazione:
"È uno strano rituale la corrida. Siamo contrari di per sè ma dal punto di vista iconografico sono affascinanti. Persino a livello metaforico lo sono, perché la violenza scorre da entrambe le parti ma in maniera festosa. In fondo è simile a un concerto: stai esprimendo cose violente con un approccio fisico. E chi sta dall'altra parte reagisce a questa ondata, il che è fantastico".