Penelope è tra le protagoniste della stagione 8 di 16 Anni e Incinta, di cui puoi rivedere tutto il meglio qui su mtv.it.
I sessuologi di AISPA (Associazione Italiana Sessuologia e Psicologia Applicata) hanno analizzato l'esperienza della sua gravidanza.
Penelope e Marco sono due giovani ragazzi che a pochi mesi di distanza dall'inizio della loro relazione si sono trovati a dover affrontare una notizia che li ha sconvolti e ha ribaltato le loro vite: l'arrivo del piccolo Santiago. Penelope ha dovuto interrompere il suo percorso di studi alla scuola di estetica per prepararsi ad affrontare in modo responsabile il nuovo percorso di vita che la attende, col progetto però di terminare gli studi non appena sarà possibile.
La notizia della gravidanza non è stata facile da accettare per i familiari, soprattutto per i genitori di Marco che sono molto tradizionalisti. Dopo un primo momento di titubanza, la famiglia di Penelope ha metabolizzato la notizia e ha deciso di sostenerla nella sua scelta, supporto che si è rivelato essere fondamentale dal momento che la ragazza si è trovata a dover affrontare una gravidanza a rischio. Al terzo mese viene infatti riscontrata una positività di Penelope per il Citomegalovirus. Perché sarebbe meglio per la futura mamma evitare di contrarre l’infezione da citomegalovirus in gravidanza?
In realtà il citomegalovirus è un agente infettivo molto comune e poco pericoloso. La sua trasmissione può avvenire solo da contatto fisico attraverso i fluidi del corpo (saliva, sangue, urina, liquido seminale, secrezioni vaginali) e normalmente non provoca sintomi. In alcuni soggetti, possono al massimo presentarsi disturbi lievi e passeggeri, con febbre, mal di gola, affaticamento e ingrossamento dei linfonodi. Un buon sistema immunitario è di norma sufficiente per tenere il citomegalovirus sotto controllo.
Se però l'infezione viene contratta durante la gravidanza il quadro cambia aspetto poiché la trasmissione dalla madre al feto può arrecare danni, anche gravi, al bambino. Questo tipo di trasmissione avviene prevalentemente quando la donna contrae per la prima volta l'infezione durante la gravidanza con un rischio di trasmissione al feto del 30-40%. Fortunatamente questo è un evento raro perché si verifica solo nello 2-3% delle gravidanze. L’infezione può essere più grave per il bambino se la trasmissione avviene nei primi tre mesi di gravidanza.
Nella maggior parte dei casi (85-90%) i bambini che contraggono l’infezione da citomegalovirus nel grembo materno sono di solito asintomatici alla nascita; una percentuale minore (10-15% dei casi), può presentare sin da subito disturbi temporanei, come ittero e piccole chiazze rosse sulla pelle, oppure permanenti, come sordità, cecità, ritardo mentale.
Penelope ha quindi dovuto affrontare molte difficoltà nel corso dell’ultimo anno, una gravidanza a rischio e in così giovane età costituisce un evento destabilizzante che richiede di costruire un nuovo equilibrio, e questo è stato possibile grazie al supporto delle persone a lei vicine. L'intervento del padre è stato determinante per evitare l'interruzione della gravidanza e fortunatamente Santiago non ha contratto l'infezione.
Penelope ha vissuto la fortuna di avere avuto dei genitori e delle amiche che l'hanno sostenuta fin da subito, non facendola sentire sola neanche un attimo nell'affrontare questo grande cambiamento fatto di preoccupazioni, aspettative e gioia. È anche grazie a loro che ha potuto accettare le difficoltà descritte e a superarle.