Asia U. è tra le protagoniste della nuova stagione di 16 anni e incinta, in onda su MTV (Sky 130) e in streaming su NOW TV. I sessuologi di AISPA (Associazione Italiana Sessuologia e Psicologia Applicata) hanno analizzato l'esperienza della sua gravidanza.
Asia, 16 anni, è in attesa di Emanuele. La sua storia come teen mom è piena di difficoltà che però, con calma e coraggio, è riuscita a superare. Le rimarrà però la ferita di non avere a fianco il papà del piccolo che, come tanti ragazzi che si ritrovano in questa situazione, ha deciso di allontanarsi a causa del peso di questa responsabilità così grande ad un’età così acerba. Assumersi l’impegno di padre quando si è ancora adolescenti è una prova troppo grande e le risorse personali, in termini di maturità psicologica e, ammettiamolo, economica, nella maggior parte dei casi scarseggiano. Mettere al mondo un figlio non è solo questione di parto, ma implica sacrificio, impegno, crescita, consapevolezza e maturità che ragazzi così giovani non sono in grado di sostenere, per lo meno da soli.
La storia di Asia ci fa capire quanta inconsapevolezza ci sia nella sessualità e con quanto disorientamento i giovanissimi si affacciano al mondo delle relazioni. Emblematico è il fatto che i ragazzi non siano stati in grado di leggere il risultato del test di gravidanza. E’ un evento simbolico che racconta quanto siano disarmati e impreparati al mondo dei sentimenti e della sessualità e quanto pensano che a loro certe cose non potranno mai accadere. Nel marasma della scoperta della gravidanza, la ragazza è stata fortunata nel trovare l’appoggio della zia, giovanissima, che l’ha sostituita nel fare l’annuncio alla madre. Ecco, questo sarebbe stato il primo grande passo necessario ad Asia per crescere a assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Da lì, la ragazza è stata travolta da una valanga di decisioni non sue, con la famiglia e il fidanzato d’accordo sull’aborto. La madre ha deciso subito per la figlia, interessandosi all’interruzione volontaria di gravidanza senza dare spazio ai vissuti psicologici ed emotivi della figlia, pensando che fosse la situazione più rapida e fattibile per “sistemare le cose”. Ma si sistemano veramente così “queste cose”? La scelta di un’interruzione volontaria di gravidanza deve essere, di diritto, della donna stessa. Lasciare ad Asia la decisione è stato un gesto responsabile e onesto, che ha consentito alla ragazza, forse per la prima volta, di scegliere consapevolmente che strada intraprendere, con coraggio e determinazione visto l’opposizione della famiglia e del fidanzato che ha deciso di allontanarsi e di non assumersi alcuna responsabilità.
Asia ed Emanuele, come capita spesso in queste situazioni saranno aiutati dalla famiglia di origine, che potrà dare un appoggio emotivo, pratico ed economico ma che dovrà lasciare alla ragazza il compito di occuparsi del piccolo, e sostenendola nel doppio compito di diventare donna adulta e madre.