Il principe Harry ha acceso i riflettori sulla situazione del fiume Okavango, il nono fiume più lungo dell'Africa, e Leonardo DiCaprio ha subito dato il suo sostegno, alzando ulteriormente il volume intorno all'argomento.
Come riporta il movimento Re:Wild, il sistema idrico collegato al fiume fornisce acqua a quasi un milione di persone tra la Namibia e il Botswana ed è preziosissimo anche per tutto l'ecosistema e la natura selvaggia che si sviluppano intorno. Il delta è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO per la sua biodiversità.
Biodiversità che però ora è messa a rischio dall'estrazione di petrolio e gas, specialmente da quando una compagnia canadese chiamata Energy Africa ha ottenuto la licenza per estrarre nel fiume Okavango nel 2020, nonostante il parere contrario degli abitanti della zona.
Il principe Harry, 37 anni - getty images
Il principe Harry ha scritto una lettera insieme all'attivista e poeta namibiano Reinhold Mangundu, che è stata pubblicata sul Washington Post: "Crediamo che questo sia saccheggio dell'ecosistema per un potenziale profitto. Nella vita, alcune cose è meglio lasciarle indisturbate così che realizzino il loro scopo di beneficio naturale. Questa è una di esse".
"Non c'è modo di riparare a danni di simili errori. L'estrazione è una scommessa obsoleta che porta a conseguenze disastrose per tanti e ricchezze per pochi. Rappresenta un continuo investimento nei carboni fossili, piuttosto che in energie rinnovabili".
Il Duca del Sussex ha quindi firmato una lettera aperta per chiedere lo stop dell'estrazione di petrolio e gas nella regione intorno all'Okavango e Leonardo DiCaprio ha fatto altrettanto.
L'attore ha anche postato su Instagram un video che spiega la situazione e ha invitato i fan a siglare anche loro la lettera aperta.
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