Lil Nas X aveva scelto il giorno dello scorso World Pride per fare coming out, rivelando di essere un orgoglioso membro della comunità LGBTQ+ e tracciando una nuova via verso l'accettazione e l'inclusività, in particolare nel mondo dell'hip hop.
Adesso, in un'intervista sul The Guardian, il cantante di "Old Town Road" ha raccontato che non avrebbe mai pensato di fare questo passo prima di diventare famoso: "La verità è, onestamente, che avevo progettato di morire con quel segreto, ma questo è cambiato quando sono diventato Lil Nas X".
Fare coming out è una decisione totalmente personale ma dipende anche dalla società e dalla cultura in cui si cresce, perché è chiaro che non è facile esporsi quando non si ha supporto intorno a sé, quando si teme di deludere qualcuno, quando intorno all'argomento ci sono tabù e cliché e così via.
"Voglio rappresentare al 100% la comunità LGBT" ha spiegato ma allo stesso tempo vuole far sapere ai fan che non devono sentirsi pressati nel fare coming out: "Non voglio incoraggiarli a fare qualcosa che non sono al 100% sicuri di fare. Specialmente, tipo alle scuole medie o alle scuole superiori. Perché è una cosa super difficile".
"Per me è più facile perché non dipendo da nessuno. Nessuno mi butterà fuori di casa, nessuno inizierà a trattarmi male - ha aggiunto - Ma per un altro 20enne che non ha ancora capito tutto bene e che ancora vive con i suoi...".
La sua stessa esperienza con la famiglia non è semplice: "La mia famiglia ora lo sa. Ma non è una cosa che viene tirata fuori e di cui parliamo. Siamo silenziosi su questo. Nessuno mi chiede: 'Ce l'hai il fidanzato?'".
"Dovrebbe essere qualcosa che ci si abitua a sentire crescendo. Non voglio che sia qualcosa di cui non parliamo mai. Perché ad esempio se penso ai bambini nella mia famiglia, vorrei essere quel luogo salutare a metà tra la domanda diretta 'con chi vai a letto' e il non dire assolutamente niente".
La scorsa estate, il 20enne aveva raccontato come dichiararsi pubblicamente gli abbia consentito di "Vivere la vita al pieno potenziale e non importarti molto di quello che la gente pensa di te".
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