Un argomento smette di essere un tabù quando se ne parla apertamente e solo attraverso il dialogo si possono fare passi avanti.
Lo dimostra bene quello che ha raccontato Kendall Jenner, sulle prime volte che ha cercato aiuto dopo aver avuto attacchi d'ansia.
"Ero davvero, davvero giovane e mi ricordo che non riuscivo... mi sentivo come se non potessi respirare e ansimavo verso mia mamma dicendo: 'Mamma sento che non riesco a respirare. Qualcosa non va' - ha ricordato durante la trasmissione Good Mornig America - Lei ovviamente mi aveva portato subito da diversi dottori per accertarci che stessi bene fisicamente e infatti era così. Nessuno mi aveva mai detto che soffrivo d'ansia".
Negli ultimi anni, per fortuna si è iniziato a parlare molto di più di salute mentale e la modella ha potuto ricevere la giusta diagnosi e le giuste cure: "Tre o quattro anni fa, l'ansia è tornata totalmente e avevo questi attacchi di panico pazzeschi. Ma finalmente ho potuto avere le informazioni di cui avevo bisogno".
Ora Kendall Jenner vuole fare la sua parte per cancellare il tabù intorno a questo argomento. Condividendo la sua esperienza, ma anche facendosi coinvolgere nell'organizzazione Mental Health Coalition: "Quando sono veniti da me, ho pensato che era perfetto perché io stessa ho avuto i miei problemi di salute mentale. Quello che spero di ottenere è che la gente non si senta da sola".
Su Instagram, la 24enne ha dato più informazioni sulla Mental Health Coalition e ha raccontato come l'emergenza coronavirus e le conseguenti misure di restrizione abbiano influito sulla sua salute mentale: "Ho dei giorni buoni e dei giorni davvero pieni di ansia, alti e bassi".
Un consiglio su come sentirsi meglio nei momenti no: "Nei giorni in cui non succede niente, divento più ansiosa. E per calmarmi di solito leggo un libro o medito".
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